Il 15 luglio presso la Sala “Silvio Petrone” della sede centrale di Banca Campania Centro a Battipaglia (Sa) sono stati presentati i risultati del “Focus socio-economico sulla città di Battipaglia”. Un progetto promosso dalla Fondazione Cassa Rurale Battipaglia e da Banca Campania Centro con l’obiettivo di analizzare lo stato di salute, le prospettive occupazionali e di crescita delle industrie e imprese agricole del territorio, e valutare l’impatto del Covid sul tessuto economico e sociale.

L’iniziativa è stata realizzata dalla Fondazione Saccone e dal CELPE – Centro interdipartimentale per la valutazione delle Politiche Economiche e del Lavoro dell’Università degli Studi di Salerno, con il patrocinio di Confindustria Salerno, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili di Salerno, Camera di Commercio di Salerno, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Salerno e Consorzio ASI di Salerno.

Nell’ambito del Focus, sono state intervistate sia imprese industriali e imprese agricole sia associazioni del Terzo Settore e anche i cittadini hanno fornito un importante contributo conoscitivo sulla situazione socioeconomica di Battipaglia.

Per quanto riguarda le imprese agricole, secondo il Focus, il Covid ha determinato una situazione abbastanza articolata. Infatti, nel settore alcune imprese hanno saputo cogliere in parte le opportunità create, incrementando fatturato e produzione (17,5%), mentre per altre la situazione è peggiorata (32,6%). In tale ambito vi sono alcune importanti criticità legate alla sovrapproduzione (che in oltre il 40% dei casi diviene rifiuto inutilizzato).

Le imprese agricole sono abbastanza strutturate e di dimensioni significative: circa i due terzi utilizza salariati per i propri processi produttivi, mentre oltre il 50% è proprietaria/usufruttuaria dei terreni utilizzati, ed oltre il 40% ha una dimensione superiore a 30 ettari. Si tratta, inoltre, di imprese attente all’applicazione delle tecnologie avanzate (Agricoltura 4.0), il cui potenziale attualmente è molto importante, anche se non pienamente raggiunto. In particolare, tali imprese sono molto propense a fare rete con gli altri attori del territorio.

La struttura dimensionale delle imprese industriali, invece, ha evidenziato l’indagine, è in linea con quella di altri territori meridionali, costituite prevalentemente da imprese di piccola dimensione. Infatti, oltre il 50% ha meno di 10 dipendenti ed il 31,5% ha da 11 a 50 dipendenti. Più del 50% delle imprese è giovane, dal momento che sono state costituite negli ultimi 20 anni. Il dato occupazionale ha presentato degli spunti di particolare interesse, che sono stati confermati dall’esame delle dinamiche dell’occupazione nel triennio 2019-2021, ovvero: un quarto delle imprese industriali ha registrato un incremento sensibile dell’occupazione (superiore al 30%), mentre un ulteriore quarto delle imprese industriali ha registrato un aumento inferiore.

Nel contesto generale di difficoltà del sistema produttivo nazionale ed ancor di più meridionale, è emerso dal Focus anche un aspetto positivo. La crescita del fatturato si è verificata per circa i due terzi delle imprese intervistate; per il 35% il fatturato è aumentato in maniera molto significativa (più del 30%), mentre per il restante 31,6% delle imprese l’incremento è meno rilevante.

La digitalizzazione, invece, presenta aspetti positivi. Le imprese che hanno investito in tale ambito sono pari al 36,8%, allo scopo di adeguare le infrastrutture materiali/immateriali e affrontare le sfide della transizione tecnologica. Inoltre, i due terzi delle intervistate affermano di aver ottenuto un vantaggio dalla digitalizzazione.

Infine, per quanto concerne il Terzo settore, l’emergenza Covid ha dato vita ad un periodo critico: quasi la metà delle associazioni ha dovuto sospendere le proprie attività, mentre le altre hanno dovuto modificare radicalmente il proprio ruolo, fornendo beni di prima necessità alle persone in difficoltà. Inoltre, hanno fornito supporto psicologico contro la depressione e alla solitudine, sostegno alle attività formative ed educative.

“È stata sicuramente una sfida importante quella portata avanti con questo focus, ha affermato il presidente di Banca Campania Centro, Camillo Catarozzo. Per quanto riguarda i risultati specifici dell’indagine, i diversi settori analizzati hanno evidenziato alcuni tratti comuni: vitalità delle aziende intervistate e capacità di resilienza anche grazie alle peculiarità dei prodotti. Le problematiche emerse ci consegnano indirettamente le tracce utili per far crescere ulteriormente il territorio preso in esame”. Per il presidente della Fondazione Cassa Rurale Battipaglia, Federico Del Grosso, “il progetto lascia in dote una lezione molto importante che è la forza del fare rete. In questo senso, gli stakeholder che hanno collaborato all’iniziativa sono diventati parte attiva in duplice modalità. Da un lato, infatti, sono stati soggetti proponenti dell’indagine, dall’altro ne hanno recepito le indicazioni, per mettere in atto nuove iniziative che possano aiutare il nostro territorio”.