Si è tenuta il 25 giugno, nella suggestiva location del convento di Santa Maria di Costantinopoli di Olevano sul Tusciano (Salerno), la conferenza stampa di presentazione degli interventi di messa in sicurezza e valorizzazione del Santuario di San Michele e del sistema di accessibilità con la consulenza del Consorzio inter-Universitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi (CUGRI) della Regione Campania.

La Regione Campania ha difatti concesso un contributo di 150mila euro all’Ente Parco regionale dei Monti Picentini per la predisposizione di un progetto definitivo ed esecutivo finalizzato alla realizzazione di un intervento di messa in sicurezza e valorizzazione del santuario rupestre micaelico olevanese.

Nel corso della conferenza si è parlato sia delle direttrici future per il territorio, sia dell’importante progetto che da più di due anni, grazie all’attività di Banca Campania Centro e della Fondazione Cassa Rurale Battipaglia, sta coinvolgendo Olevano sul Tusciano con la valorizzazione della Grotta di San Michele e la creazione di una vera e propria rete di operatori capace di attrarre un importante flusso di turisti italiani e stranieri.

Moderato dal docente di storia medievale presso l’Università della Basilicata, Alessandro Di Muro, l’evento è stata l’occasione per presentare la grotta di San Michele, un luogo di culto eccezionale, che si colloca nel periodo storico in cui nasce l’idea di Europa, tra il VIII e il IX sec. Il sindaco del comune di Olevano, Michele Volzone ha ricordato il percorso compiuto dalla comunità, sostenuta da enti e associazioni locali, per la creazione di un’offerta turistica attrattiva.

La centralità del territorio olevanese, invece, è stata al centro dell’intervento del presidente di Banca Campania Centro, Camillo Catarozzo, che ha evidenziato la necessità di continuare lungo la strada tracciata in questi anni: “C’è bisogno di idee, progetti, sinergie legati al territorio che tengano conto delle peculiarità – ha detto il presidente. Questa iniziativa deve integrarsi in un programma complessivo per il territorio, basato sul fare rete e governato da una cabina di regia”.